INAUGURATO IL CENTRO SANITARIO BIAGIO BAILO IN
ETIOPIA
SI CHIAMA "NUOVA " LA PRIMA NATA NEL NUOVO OSPEDALE IN
ETIOPIA
La clinica materno infantile voluta in Etiopia dal benefattore maremmano
Mario Maiani è realtà.
Una delegazione di Roccastrada ha partecipato alla inaugurazione del
centro ospedaliero realizzato in tempi record ad Adigrat in Etiopia in
zona di confine a nord con l'Eritrea.
Al taglio del nastro, presente il ministro della sanità etiope Barnabas
Gebreab, l'ing. Mario Amerini di Roccastrada e il professor Aldo Morrone
dell'ospedale San Gallicano di Roma.
L'opera comprende due reparti: ginecologia-ostetricia e pediatria con un
totale di circa 30 posti letto ed è dotata di attrezzature e arredi fra
cui due incubatrici (in tutta l'Etiopia ce ne sono quindi ora 6 di cui 4
ad Addis Abeba e adesso due anche ad Adigrat), un tavolo di rianimazione,
un produttore di ossigeno, tre letti per il parto e ampi spazi per la
recezione della madre ed del bambino.
La città di Adigrat ha 120.000 abitanti e l'ospedale copre col servizio
un interland di altri 200.000 e già nei primi giorni di attività sono già
stati effettuati 40 parti mentre alla prima nata nel nuovo ospedale di
Maiani è stato dato il nome "Addis" che in amarico, la lingua
tigrina, vuol dire appunto "nuova" .
I ruoli in questo terzo obiettivo raggiunto hanno visto appunto Maiani
come finanziatore, Amerini come curatore della progettazione, la Iismas
Onlus di Roma coordinata da Giuseppe Fontanarosa che ha realizzato l'opera
insieme alle autorità della Regione del Tigrai.
Il professor Morrone noto medico romano impegnato contro le malattie
legate alle migrazioni e alle povertà (il centro di Lampedusa ad esempio
era una sua missione) è il garante del supporto medico-logistico con la
muova struttura realizzata da Maiani e per questo è stata compendiata da
una ulteriore palazzina per dare ospitatilità ai volontari medici
italiani.
Per scelta dell'Associazione Roccastradini nel Mondo il centro sanitario
è stato intitolato a Biagio Bailo parroco di Roccastrada e personaggio
storico del capoluogo dell'Alta Maremma che nel dopoguerra ha ricostruito
Roccastrada con scuole e ospedali.
L'opera sanitaria è stata accolta con entusiasmo dalla popolazione etiope
ed erano presenti allo scoprimento della targa ricordo di Bailo i
rappresentanti delle tre religioni conviventi ad Adigrat: l'Imam
musulmano, il prete cattolico e il pope ortodosso in una inconsueta unità
che dimostra come, su cose concrete, sia possibile superare ogni
incomprensione.
Assente giustificata la delegazione grossetana di 10 esploratori che
doveva presenziare la cerimonia e che per ragioni burocratiche è rimasta
bloccata per giorni ad Alessandria d'Egitto determinando il ritardo del
timeline del raid Grosseto-Adigrat. Appena giunti ad Adigrat i 10
grossetani consegneranno, al nuovo ospedale Biagio Bailo, alcuni pacchi di
medicinali dono della comunità maremmana.
Il progetto era stato presentato nel settembre scorso a Roccastrada ala
presenza dell'ambasciatore d'Etiopia a Roma e dello stesso Maiani con il
patrocinio dell'amministrazione comunale di Roccastrada.
Mario Maiani, a cui recentemente è stato assegnato il premio Paul Harris
del Rotary Club di Follonica, non è nuovo a iniziative umanitarie del
genere e prima di questa inaugurazione etiope ha realizzato un centro
sanitario simile in Bolivia e in Perù mentre è ormai prossima la
inaugurazione di un altro centro consimile anche ad Abuja capitale della
Nigeria mentre a breve dovrebbe finalmente concretizzarsi anche il taglio
del nastro per il Centro Anziani di Caldana da lui voluto e finanziato in
collaborazione con il Comune di Gavorrano e oggetto di recenti polemiche
per il vistoso ritardo di oltre un anno dalla fine lavori alla sua messa
in attività. 25 marzo 2010.
LE RAPPRESENTANZE RELIGIOSE
da
sx prete cattolico, Imam musulmano, Amerini, pope ortodosso