Giovane contrada che comprende l'espansione abitativa ad
ovest costruita dopo la seconda guerra mondiale e prima che la
frana colpisse Roccastrada nel 1969.
Le case occupano la zona dei Montini, già piccoli monti di
riolite ricoperti da castagni oggi spianati per consentire
l'alloggiamento di strade e piazze. Ai Montini sostavano le fiere
del del bestiame. Oggi ai Montini stazionano i Circhi e le
Giostre.
Sul pianoro dei Montini, all'ombra dei castagni, in una estate di
tanti anni fa, alcuni ragazzi giocavano presso un masso adatto al
loro gioco. Un giorno a inizio 800 la pietra fu trovata rivoltata
e, nella sabbia i ragazzi scorsero lo scintillare luccicanti
marenghi d'oro. Le forze dell'ordine intervennero a sequestrare
il bottino che faceva aparte di un bottino già trafugato che
qualcuno nella notte aveva trovato in in una di quelle mitiche
pignatte piene d'oro di cui tanto si favoleggia in terra
maremmana.
In contrada si ricordano le Case Minime, primo esempio di
edilizia popolare del paese con impresso un bello stemma scolpito
dagli scalpellini di Rocastrada.
Al loro posto sorgeva il cimitero del paese dopo il suo
spostamento dal Portoncino e prima del nuovo spostamento a Poggio
Marco.